La Fondazione ARA è costituita nell’ ottobre 2023 da Anna Rosa Nicola insieme al marito Nicola Pisano con lo scopo di raccogliere, preservare nel tempo e rendere fruibili al pubblico attraverso la realizzazione di un museo, le opere da lei realizzate.

Una sede stabile per le miniature, i fiori di carta e soprattutto per il suo grande presepe, iniziato quasi una ventina di anni fa e in continua espansione, che oggi si estende oltre i 60 metri quadrati, conta più di 350 figure e migliaia di microscopici oggetti, modellati in cera o fantasiosamente costruiti con vari materiali di recupero, adattati e assemblati ad arte. Un borgo in miniatura che si sviluppa attorno alla Natività, fitto di botteghe artigiane che narrano antichi mestieri, mercati, negozi e scene di vita quotidiana che evocano ricordi ed emozioni di atmosfere passate, in un’epoca senza tempo .

A pochi passi dal Palazzo del Municipio nel Comune di Aramengo, un rustico di impianto seicentesco, rispettosamente e scrupolosamente ristrutturato, diventerà presto la sede stabile del grande presepe di Anna Rosa Nicola, reso famoso grazie all’esposizione dal 2012 presso l’Abbazia romanica di Santa Maria a Vezzolano, a soli 7 chilometri di distanza.

Oltre alle sale espositive, che si svilupperanno su tre piani, troveranno spazio il laboratorio e la sala didattica dove i bambini ei ragazzi, ma anche gli adulti e gli anziani che lo desiderassero, potranno essere coinvolti attivamente e condividere con l’Artista la gioia e la soddisfazione di creare con le mani.

Nel museo, che sarà visitabile tutto l’anno e offrirà ai visitatori anche un servizio caffetteria con prodotti tipici del territorio, saranno organizzati periodicamente eventi che vedranno coinvolti attivamente i visitatori.

Il museo rappresenterà un’opportunità di rivitalizzazione e valorizzazione del PoMonf l’anello dei boschi e del Romanico di cui Aramengo fa parte, progettato per rendere visibile e fruibile la bellezza del territorio in termini sia naturalistici sia storico-culturali, favorendo inoltre il turismo lento lungo i circuiti ciclistici che attraversano l’ambiente collinare. Rappresenterà nel contempo l’occasione per conoscere le numerose eccellenze enogastronomiche del territorio.